venerdì 2 marzo 2012

Staminali cordone ombelicale, come si prelevano le staminali del cordone

Da diversi anni le cellule staminali sono oggetto di studio da parte di team di ricercatori di tutto il mondo: le potenziali applicazioni di queste cellule primitive sono numerose e la sperimentazione di terapie basate su di esse sta portando a risultati promettenti. Le fonti di questa infinita ricchezza sono diverse; midollo osseo e liquido amniotico oppure cordone ombelicale solo per citarne alcune. In questo ultimo caso – cordone ombelicale – la procedura di prelievo delle cellule staminali è più semplice di quello che si pensa: ovviamente il prelievo viene fatto al momento della nascita del bambino, ma prima di questo evento c'è un iter da rispettare. Bisogna informare la struttura ospedaliera dove si andrà a partorire del desiderio di voler prelevare le staminali del cordone del proprio piccolo, compilando di conseguenza tutti i moduli necessari. Una volta dato alla luce il bambino, dal cordone appena reciso l'infermiera provvederà a prelevare un piccolo quantitativo di sangue che andrà riposto nel kit fornito dalla banca a cui ci si è rivolti per la conservazione, che a sua volta provvederà al trasporto del prezioso campione presso la propria struttura.

lunedì 23 gennaio 2012

Cellule staminali contro l'invecchiamento, vivere più a lungo grazie alle staminali

Uno dei desideri che accomuna uomini e donne di tutto il mondo, forse un po' fiabesco, è poter rimanere giovani il più a lungo possibile. Se dal punto di vista puramente estetico questo può dare l'idea di un capriccio, focalizzandoci invece sulla questione salute sarebbe proprio sensazionale trovare qualcosa che riuscisse a ritardare l'invecchiamento dell'organismo. Uno spiraglio in questa direzione è stato aperto dai ricercatori dell'Università di Pittsburgh: il team, nello specifico, si è focalizzato sulla cura di topi affetti da progeria, ovvero la malattia che accelera l'invecchiamento, portando precocemente questi topolini alla morte. Somministrando a questi topi malati cellule staminali giovani prelevate da altri esemplari sani, si è ottenuto il risultato sperato: il processo di invecchiamento è difatti rallentato, garantendo a questi piccoli roditori un'aspettativa di vita di molto superiore a quella a cui erano destinati (più di 60 giorni, contro i 30 della media).