mercoledì 22 dicembre 2010

Cordone ombelicale, funzione del cordone.

Il cordone ombelicale è il punto di collegamento fra mamma e figlio durante i nove mesi di attesa, al suo interno vengono trasportati ossigeno e sostanze nutritive indispensabili per lo sviluppo e la crescita del feto. La funzione principale del cordone è quindi quella di garantire al piccolo la respirazione e l’alimentazione. Il momento del taglio rappresenta l’istante in cui il piccolo diventa autonomo, almeno nella respirazione, e si stacca dalla mamma. Le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale inoltre si possono conservare in banche apposite specializzate.

giovedì 16 dicembre 2010

Cordone ombelicale lunghezza: cordone troppo corto o troppo lungo

La lunghezza media del cordone ombelicale è compresa tra i 40 e gli 80 cm, con alcune eccezioni che arrivano sino al metro. Una giusta lunghezza consente al bambino di muoversi liberamente nel liquido amniotico. All'esterno il cordone è coperto dalla gelatina di Warthon, che ha il compito di proteggere i vasi sanguigni e nel malaugurato di nodi del cordone impedisce che questi si stringano completamente. Un'adeguata lunghezza del cordone è fondamentale poiché se è troppo corto si rischia una sofferenza fetale che comporta a sua volta il parto cesareo. Mentre se è troppo lungo c'è il rischio che si formino i suddetti giri di cordone che possono stringere il piccolo.

mercoledì 17 novembre 2010

Cordone ombelicale attorcigliato, a bandoliera.

Il cordone ombelicale può attorcigliarsi intorno al collo o intorno al busto, in questo caso si parla di cordone ombelicale a bandoliera. In entrambe i casi il rischio per il piccolo è di morire soffocato dai giri del cordone, infatti in questi casi si ricorre al parto cesareo. Tuttavia analisi eseguite spesso e controlli periodici come ecografie, possono rivelare la presenza del cordone attorcigliato e prendere provvedimenti affinchè il parto abbia un esito positivo.

martedì 12 ottobre 2010

Anomalie del cordone ombelicale quali sono?

Sono molte e diverse le anomalie che possono interessare il cordone ombelicale, queste purtroppo devono essere individuate, monitorate costantemente per evitare, quando possibile, problemi successivi. Le anomalie del cordone ombelicale più diffuse riguardano la sua forma e lunghezza. Il cordone è troppo lungo se supera gli 80 cm, mentre è troppo corto se non raggiunge i 30 cm; anche uno spessore troppo sottile può rivelarsi un problema. Ci sono poi, anomalie relative al numero dei vasi ombelicali e altre imperfezioni di carattere più tecnico. Durante il travaglio è importante monitorare attentamente il battito fetale per rilevare eventuali sofferenze del piccolo, per intervenire tempestivamente e ridurre al minimo complicazioni legate al cordone ombelicale. Altre informazioni sulla conservazione cordone ombelicale

venerdì 24 settembre 2010

Malattie curate con cellule staminali cordone ombelicale

La ricerca medica ha ormai ampiamente dimostrato l'utilità delle cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale. Queste possono essere utilizzate per la cura di alcune malattie, per esempio in alcune forme di anemie e patologie del sistema sanguigno, leucemie e linfomi. Ma le staminali possono trovare un'applicazione terapeutica anche in presenza di disordini del metabolismo e di fronte ad alcune forme tumorali. Questo perché le cellule staminali sono cellule in grado di riprodursi e adattarsi a qualsiasi tessuto.

lunedì 23 agosto 2010

Sangue del cordone ombelicale

Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali ematopoietiche. Negli Stati Uniti la donazione e conservazione del sangue ombelicale sono diventate prassi comuni. Le cellule conservate possono essere impiegate per la cura del bambino in caso di malattie e del sangue e tumori. Il sangue viene raccolto al momento del parto e viene conservato in azoto liquido a temperature al di sotto dei – 150° C.

giovedì 5 agosto 2010

Banca cordone ombelicale: come scegliere banca crioconservazione

Le banche cordone ombelicale private crescono di anno in anno e scegliere la struttura alla quale affidare le cellule staminali del proprio piccolo diventa sempre più difficile. Ecco alcuni suggerimenti per scegliere banca crioconservazione. Queste strutture devono avere certificazioni che riconoscono l'idoneità e il buon funzionamento di tutte le apparecchiature al loro interno. Il personale che vi opera deve essere competente e avere riconoscimenti dagli enti di competenza. Tutta la struttura, le attività svolte e il personale deve essere controllata periodicamente e rispondere alle normative vigenti. L'affidabilità e la sicurezza di una banca sono testabili anche con l'efficienza dei servizi che ruotano intorno alla conservazione, e quindi una buona assistenza, informazioni e disponibilità totale sono un'ottima presentazione della struttura.

venerdì 16 luglio 2010

Cordone ombelicale: la giusta lunghezza del cordone ombelicale

La giusta lunghezza cordone ombelicale non può essere stabilita con rigore. Poiché il cordone ombelicale corto non consente al piccolo di muoversi liberamente nel liquido amniotico, e al momento del travaglio si potrebbe verificare una sofferenza fetale. In tal caso è opportuno ricorrere al parto cesareo. Al contrario se il cordone è troppo lungo c'è la possibilità che si attorcigli intorno al collo del bambino e al momento del parto può stringersi e nel peggiore dei casi provocare l'asfissia fetale. Per permettere un buon movimento al bambino il cordone dovrebbe essere lungo tra i 30 e gli 80 centimetri, ma come già detto non c'è una misura standard e alcune volte può raggiungere anche il metro di lunghezza. Mentre il diametro oscilla fra i 2 e 2,5 centimetri.

martedì 29 giugno 2010

Come pulire cordone ombelicale

Il moncone è la parte che rimane del cordone ombelicale, dopo che questo viene reciso. Il moncone è destinato a cadere, ma prima che questo avvenga è necessario pulirlo con accuratezza e disinfettarlo per evitare che sorgano infezioni. Le medicazioni vanno effettuate almeno un paio di volte al giorno ed ecco come pulire il cordone ombelicale.

Con una garza pulire l'attaccatura che si trova all'estremità del moncone, e passarvi sopra anche una garza sterile imbevuta con alcool. Non occorre coprire l'ombelico, la ferita non deve soffocare, al contrario il contatto con l'aria ne faciliterà la cicatrizzazione. Una pulizia accurata del cordone facilita la caduta del moncone e previene qualsiasi infezione.

martedì 22 giugno 2010

Cordone ombelicale arteria unica

Il cordone ombelicale arteria unica è presente mediamente in 1 gravidanza su 100. In pratica il cordone ombelicale è formato da due vasi sanguigni, anziché da tre, manca una delle arterie ombelicali. L'incidenza dell'arteria ombelicale singola è maggiore nelle gravidanze gemellari. Il cordone si forma entro il primo mese dal concepimento, inizialmente è formato da 4 vasi: due arterie e due vene, ma nel corso del tempo una delle vene scompare. La presenza di un'unica arteria può causare anomalie al momento della nascita, di norma i piccoli hanno un peso inferiore alla media. La presenza di un'arteria unica deve essere diagnosticata repentinamente per poter monitorare la situazione e intervenire in caso di necessità.

mercoledì 16 giugno 2010

Il cordone ombelicale intorno al collo

Il bambino nel ventre materno è immerso nella placenta, ossigeno e tutto ciò che gli serve per sopravvivere gli giungono attraverso il cordone ombelicale.

Nella pancia però i bimbi sono liberi di muoversi e galleggiano nella placenta, per questo a volte capita che nei vari movimenti il cordone si avvolga intorno al collo del neonato.

Le ecografie a cui bisogna sottoporsi periodicamente possono rivelare questo tipo di problema, in maniera da poter prendere accorgimenti in tempo e evitare problemi. Il cordone intorno al collo rallenta l'afflusso di ossigeno e sangue e questo potrebbe arrecare gravi danni alla salute del bambino.

Se il cordone ombelicale intorno al collo si manifesta al momento del parto, bisogna intervenire con un parto cesareo per evitare sofferenze al bambino e alla mamma.

mercoledì 9 giugno 2010

Come usare le cellule staminali del cordone

Le cellule staminali sono delle cellule che possono generare vari tipi di cellule diverse, attraverso un processo che in termini tecnici viene denominato differenziamento. È per questa loro capacità che trovano numerose applicazioni terapeutiche. Per esempio malattie come il Parkinson sono dovute a lesioni delle cellule celebrali e un trapianto di staminali può rivelarsi utile, in quanto queste potrebbero rigenerarsi e creare cellule sane. Le cellule staminali sono presenti nel midollo osseo e nel sangue del cordone ombelicale. Queste ultime sono delle cellule giovani che devono maturare e che possono subire il differenziamento senza inconvenienti. Conservare queste cellule è quindi un buon metodo per salvaguardare il proprio futuro e quello dei familiari.

martedì 1 giugno 2010

Sangue cordonale importanza della conservazione del sangue cordonale

l sangue cordonale è il sangue che rimane nei vasi sanguigni del cordone ombelicale dopo la recisione del cordone. Questo sangue si caratterizza poiché contiene cellule staminali emopoietiche dalle quali hanno origine le singole cellule del sangue. Il sangue cordonale può essere utilizzato in alternativa al midollo osseo per trapianti in presenza di malattie oncologiche e ematologiche. Purtroppo il cordone ombelicale subito dopo la nascita del bambino il più delle volte viene gettato. Negli ultimi anni sono sempre più le famiglie che scelgono di conservare il sangue cordonale, non c'è alcun rischio e ci si tutela per il futuro, qualora dovessero comparire patologie curabili con le cellule staminali.

venerdì 14 maggio 2010

Cellule staminali emopoietiche: trapianti

I trapianti di cellule staminali emopoietiche vengono eseguiti su un paziente che è stato costretto a sottoporsi a una radioterapia. Le cellule staminali emopoietiche si distinguono proprio per la loro capacità di autoriprodursi, e di generare in seguito a processi di maturazione e differenziazione complessi altre linee cellulari. Il trapianto di cellule staminali emopoietiche in individui affetti da patologie ematologiche, consente la rigenerazione del midollo osseo e del sistema immunitario.

sabato 1 maggio 2010

Crioconservazione del sangue cordone ombelicale

Ormai le ricerche hanno ampiamente dimostrato la valenza terapeutica delle cellule staminali. Già da tempo per la cura di leucemie e altre patologie vengono impiegate le cellule presenti nel midollo osseo. Anche all'interno del cordone ombelicale sono presenti le cellule staminali, che però non vengono sfruttate poiché il cordone ombelicale viene reciso subito dopo la nascita del bambino e gettato. È possibile però scegliere la crioconservazione del sangue del cordone ombelicale. Il sangue prelevato dal cordone ombelicale viene analizzato e conservato in appositi laboratori dotati di apparecchiature che mantengono inalterate le proprietà delle cellule nel tempo. Nel nostro paese non ci sono ancora banche per la conservazione del sangue embrionale, ma alcune strutture sono collocate nella repubblica di San Marino.

mercoledì 21 aprile 2010

La crioconservazione del sangue cordone ombelicale

Non è sempre possibile prelevare e crioconservare il sangue contenuto nel cordone ombelicale del neonato. Ci sono alcuni fattori che impediscono la conservazione del cordone ombelicale. Per esempio la gestazione non deve essere inferiore a 37 settimane, la mamma non deve avere febbre al momento della nascita del piccolo, non devono esserci malformazioni congenite nel neonato, nè tantomeno malattie batteriche o virali. Infatti non a caso le apposite banche dove vengono conservate le cellule staminali prima di procedere alla conservazione, effettuano analisi e screening preliminari per verificare le idoneità delle cellule alla conservazione e a un loro ipotetico utilizzo futuro.

mercoledì 7 aprile 2010

Caduta cordone ombelicale

Il cordone ombelicale viene reciso subito dopo la nascita del bambino, da questa rimane un'appendice situata al centro dell'addome comunemente chiamata "moncone ombelicale". Quest' ultimo ha un colore bianco tendente al giallastro e al tatto è morbido, la sua lunghezza varia a seconda della distanza alla quale viene reciso il cordone.

Il moncone è destinato a staccarsi, poichè subito dopo il taglio del cordone esso inizia a essiccarsi e a mummificarsi così da diventare nero e duro. Il moncone cade entro il primo mese di vita del bambino, in questo periodo è necessaria un'accurata pulizia e disinfezione della zona.

mercoledì 24 marzo 2010

video sulla conservazione del cordone

segnalo un video sul conservare le cellule staminali del cordone ombelicale nella banca di san marino in scientia fides pubblicato su youtube

martedì 16 marzo 2010

Il cordone ombelicale: la pulizia del cordone ombelicale

Subito dopo la nascita del piccolo il cordone ombelicale, che fino al momento della nascita è l'unico collegamento tra la mamma e il bambino, viene tagliato e rimane il cosidetto moncone ombelicale.

Questa parte del cordone ombelicale normalmente mummifica e cade dopo circa dieci giorni dalla nascita del piccolo. E' necessario pulire in maniera adeguata il moncone del cordone ombelicale del bambino per evitare la diffusione di infezioni e per facilitare la sua caduta. Sono necessarie una pulizia adeguata alcool, acqua ossigenata e delle garze sterili. La pulizia del cordone ombelicale deve essere eseguita almeno un paio di volte al giorno, passando la garza imbevuta di alcool intorno all'ombelico senza soffermarsi a lungo.

Dopo la caduta del moncone la pulizia deve essere effettuata per altri tre giorni.

E' possibile fare il bagno al neonato, ma sempre prestando particolare attenzione alla zona ombelicale in modo da evitare il contatto con detergenti aggressivi.

lunedì 8 marzo 2010

La crioconservazione ovvero la conservazione delle cellule staminali

Il termine crioconservazione è spesso utilizzato, ma sono ancora in pochi a conoscerne il significato.

Con tale termine si è soliti indicare il procedimento per la conservazione delle cellule staminali estratte dal sangue del cordone ombelicale del bambino al momento della nascita. Le cellule staminali sono presenti nel sangue e nel midollo osseo di tutti gli individui, non a caso per la cura di leucemie e patologie simili spesso si ricorre al trapianto di midollo osseo, ma le cellule staminali del cordone ombelicale si differenziano da queste poichè sono cellule ancora immature.

Le cellule staminali del cordone ombelicale sono quindi una risorsa in più da sfruttare per la cura di determinate malattie. La crioconservazione è un'azione che può rivelarsi utile per il futuro del bambino e per la salvaguardia della sua salute nel malaugurato caso di malattie in età adulta.

Alcune patologie, specie quelle del sangue, sono guaribili solo con il trapianto di cellule. Inoltre la donazione delle cellule staminali permette alla ricerca medica di continuare a studiare eventuali loro applicazioni terapeutiche.

lunedì 15 febbraio 2010

Differenze tra e cellule staminali del cordone ombelicale e del midollo osseo

Le cellule staminali adulte sono cellule proprie di ogni tessuto maturo che hanno la funzione di rinnovare e sostituire le cellule invecchiate e da sostituire nel tessuto stesso. Un esempio di cellule staminali mature sono le cellule emopoietiche contenute nel midollo osseo da cui hanno origine le varie cellule del sangue: globuli rossi, piastrine e globuli bianchi.

Esempio invece di cellule staminali giovani sono le cellule contenute nel sangue del cordone ombelicale.

Non a caso infatti il trapianto di cellule staminali prelevate dal sangue del cordone ombelicale sta diventando una valida alternativa al trapianto di midollo osseo. Questo è dovuto al fatto che le cellule del cordone ombelicale sono più facilmente reperibili, non ci sono rischi per il donatore e la percentuale di trasmissione di agenti infettivi è ridotta.

Mentre il limite principale al trapianto di cellule staminali prelevate da cordone ombelicale è la quantità minore di cellule contenute in un campione di sangue ombelicale rispetto a quante ne sono contenute in un campione equivalente di midollo osseo. Tuttavia le cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale sono un'ottima risorsa e hanno potenzialità utili a svariate terapie mediche che non devono essere affatto trascurate.

martedì 2 febbraio 2010

Conservare il cordone ombelicale

Il sangue contenuto nel cordone ombelicale è ricco di cellule staminali. La ricerca scientifica nel corso degli anni ha ampiamente dimostrato l'utilità di queste cellule per la cura di malattie come leucemie, linfomi e talassemie e le numerose potenzialità che tali cellule offrono in altre applicazioni terapeutiche.

Le cellule staminali sono presenti anche nel sangue e nel midollo osseo di individui adulti, ma quelle contenute nel sangue del cordone ombelicale sono cellule staminali emopoietiche immature rispetto a quelle presenti nel sangue di un adulto. Gli studi medici hanno anche dimostrato che le cellule staminali presenti nel cordone ombelicale possono essere una valida alternativa al trapianto del midollo osseo.

Per questo motivo conservare il cordone ombelicale è una grande opportunità e può essere una grande risorsa per il futuro. La conservazione del cordone ombelicale deve avvenire presso un bio-laboratorio dotato delle apposite attrezzature e che opera nel pieno rispetto delle norme del settore per quanto riguarda la sicurezza degli impianti, la professionalità dello staff e la gestione corretta dei campioni prelevati.